Al periodo finale della vita sono stati attribuiti nel tempo e nelle diverse culture valore e importanza differenti, all’interno di uno spettro molto ampio che va dalla sottolineatura della saggezza acquisita alla svalorizzazione della sua presenza nel tessuto sociale. E ovviamente differenti sono le conseguenze di quanto e come il diverso sguardo ricada sull’anziano determinandone credibilità e importanza.
La nostra epoca sembra rinunciare alla vecchiaia e chi vive quella fase della vita si ritrova a stazionare ai suoi margini in attesa della fine.
In qualsiasi momento della terza età si evidenzia invece la condizione straordinaria di una vivace potenzialità creativa, che se accuratamente organizzata ridona senso e dignità alla propria esistenza e può trasformare ogni giornata con rinnovato piacere e vitalità.